Il complesso residenziale “Primula” ancora alle prese con lungaggini giudiziarie ed “errori”, che si trascinano da oltre dieci anni e che negli ultimi mesi hanno avuto l’unico epilogo nell’asta giudiziaria per l’assegnazione a terzi acquirenti, degli appartamenti e delle villette. Non sanno più a chi rivolgersi i proprietari delle abitazioni, il loro grido d’aiuto sembra rimanere inascoltato su diversi fronti sopratutto di fronte alle procedure legali che giungono sempre a non dar loro ragione. Ne avevamo parlato e sicuramente questa non sarà l’ultima volta che toccheremo l’argomento visto che le case rimaste dalla precedente asta, potrebbero essere aggiudicate stavolta a terzi il 24 febbraio. Il condizionale rimane d’obbligo visto che, oltre che sperare nella giustizia i legittimi proprietari sperano nella magnanimità delle persone a non presentarsi all’asta prevista, lasciando che le vicende giudiziarie facciano il loro corso, dando una speranza a chi quelle case le ha pagate dall’inizio, di poterle riavere in maniera definitiva. Tante le cause in corso di svolgimento tra i proprietari e la ditta appaltatrice, ipoteche esistenti sulle quali qualcuno di loro vuole dire la propria: “Ci sono diverse anomalie nella gestione della situazione. A partire dalla testardaggine del costruttore che di fronte ad ogni nostra proposta pecuniaria ha sempre rifiutato. Fino all’assenza delle ipoteche pendenti sulle abitazioni che non compaiono nella documentazione presentata ai papabili acquirenti nuovi” ribadiscono alcuni proprietari degli appartamenti e delle villette che proseguono: “Quelle case sono state da tutti pagate con tanti sacrifici e vedere vanificare così il sogno di avere una cosa, non possiamo accettarlo. Faremo tutto il possibile affinché questo non succeda. Seguiremo tutti i gradi di giudizio possibili perché alla fine, troveremo un giudice che si intesti la nostra battaglia e farà valere le nostre ragioni”. Tanta amarezza, sconcerto mistica paura di perdere tutto, sono ormai sentimenti con cui i proprietari delle abitazioni del complesso “Primula” convivono da troppo tempo. Il prossimo 24 febbraio è più vicino di quanto si pensi e i presupposti che si stanno definendo all’orizzonte non preannunciano niente di buono. Potrebbero perdere la propria casa anche chi già la abita, senza contare che chi la acquisterebbe dovrà sostenere l’onere di ulteriori spese perché le abitazioni mancano di agibilità e infra strutture propedeutiche ad ottenerla. E alcune domande che rimangono ancora oggi senza risposta: Perché nonostante le proposte economiche fatte, le case vengono messe all’asta? Chi ci ripagherà per il danno economico subito? Perché questa “disattenzione” nella valutazione della documentazione esistente e posta agli atti da parte di chi deve interpretarli? Non sarà facile attendere febbraio e i risvolti ulteriori della questione che, più passa il tempo più si complica. Di certo i legittimi proprietari delle abitazioni non resteranno fermi ad aspettare che qualcuno prenda possesso delle case, che loro hanno già pagato 12 anni fa.